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Rischio industriale

Dettagli della notizia

La presenza sul territorio di stabilimenti industriali, che utilizzano sostanze chimiche per le loro attività produttive, espone la popolazione e l’ambiente circostante al rischio industriale.

Descrizione

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Rischio da incidente rilevante

Nel territorio del Comune di Senigallia, lungo la Strada Provinciale n. 103, è localizzato un impianto di stoccaggio ed imbottigliamento di Gas Petrolio Liquefatto, GPL, della ditta “Goldengas S.p.A.” per il quale è stato redatto il Piano di emergenza esterna rev. 0 – 2008 secondo le Linee Guida emanate dal Dipartimento di Protezione Civile.

Tale Piano è stato redatto a cura dalla Prefettura-U.T.G. di Ancona, in collaborazione e d’intesa con la Regione Marche, la Provincia di Ancona, i Vigili del Fuoco, l’ARPAM, il Servizio Emergenza 118, l’ASUR Zona Territoriale n. 4, il Comune di Senigallia, e la Goldengas, ai sensi dell’articolo 20 del Decreto Legislativo 17 agosto 1999 n. 334 e del D.P.C.M. 25 febbraio 2005.

Come comportarsi

In caso di incidente industriale

Quando il rischio di contaminazione è elevato le Autorità responsabili dell'emergenza possono ordinare l'evacuazione secondo il Piano di emergenza esterno prestabilito, che fornisce anche indicazioni relative alle modalità di allontanamento e ai luoghi di raccolta.

  • Segui le indicazioni contenute nelle schede di informazione alla popolazione distribuite dal sindaco per conoscere le misure di sicurezza da adottare e le norme di comportamento
  • Rifugiati in un luogo chiuso per ridurre l'esposizione alle sostanze tossiche emesse dallo stabilimento
  • Chiudi porte e finestre proteggendo gli spiragli con tessuti bagnati, spegni condizionatori ed aeratori evitando l’interscambio di aria con l’esterno
  • Presta attenzione alle informazioni date dalle autorità attraverso impianti megafonici, altri mezzi ed eventuali segnali: possono fornire utili indicazioni sulle misure da adottare e sulla situazione
  • Fino al cessato allarme, tieniti informato con la radio e la tv per seguire le indicazioni fornite dagli organi competenti sulle misure da adottare e sulla situazione in atto
  • Al cessato allarme, aera gli ambienti e resta sintonizzato sulle radio locali per seguire l’evoluzione del post-emergenza
Chi contattare in caso di rischio ambientale?

In caso di emergenza le attività immediate sono di competenza dagli enti di primo soccorso e di primo intervento quali Comuni, Vigili del fuoco, 118 e Protezione Civile. Sono questi soggetti che, una volta verificata la fondatezza e significatività dell’evento, attivano l'Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale di competenza.

Il cittadino che rilevi una situazione di possibile emergenza ambientale, quindi, non deve rivolgersi aall'Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale, ma alle forze di pronto intervento che hanno competenza generale.

Cosa fa Arpa in caso di emergenze ambientali?
L'Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale interviene a supporto degli enti di primo soccorso per le attività che rientrano nella propria sfera di competenza: osservazioni, prelievi di campioni, valutazioni, misurazioni e analisi.

Fornisce consulenza tecnico-scientifica sugli aspetti riguardanti le attività produttive coinvolte, le sostanze pericolose, i possibili effetti sull’ambiente, i livelli di contaminazione; fornisce consulenza tecnica e normativa per la gestione dell’evento e la sua risoluzione; esegue indagini per l’individuazione delle cause primarie dell’evento, per l’identificazione di eventuali responsabilità, per la successiva eliminazione delle cause con il ripristino della normalità per le matrici interessate.

Data Modifica:

20/02/2023, 16:27

Piani di emergenza